
Gli anarchici di piazza Umberto
La sinistra libertaria a Bari negli anni ’70
di Luca Lapolla
Sono gli anni del terrorismo rosso e dello strategismo nero in Italia, gli anni del Watergate e della protesta contro la guerra in Vietnam, dei golpe sudamericani e del primo papa d’oltrecortina, gli anni dell’austerity e delle radio libere. Sono gli anni dei Pink Floyd e dei Led Zeppelin, ma anche dei Clash e di Bob Marley, di Battisti e di De André. Sono gli anni di Guerre Stellari e dei film di Bruce Lee, de L’esorcista e Il Padrino, di Fantozzi e dei polizieschi. E sono gli anni, infine, della storica semifinale Italia-Germania 4-3 e dei fumetti di Tex. Ma il territorio è quello pugliese, in particolar modo la città di Bari ed i suoi quartieri popolari, privi di servizi efficienti ma ricchi di un’umanità che sa farsi protagonista in determinate situazioni. E le donne e gli uomini sono gli abitanti di questi quartieri. Ma anche quei giovani le cui strade si incrociano proprio a Bari, proprio negli anni Settanta, proprio in quegli ambienti della sinistra libertaria che in quel periodo e in quella città sono tra i più attivi all’interno della sinistra rivoluzionaria.
Indice:
- Il giardino della rivoluzione, di Donato Romito
- Introduzione
- I – La teoria dei Comunisti Anarchici
- II – Il Comunismo Anarchico in Italia negli anni Settanta
- III – L’organizzazione di massa a Bari: i Comitati di Quartiere di San Pasquale e San Marcello
- IV – Le altre Organizzazioni di massa: la presenza nelle scuole, nelle università, sul lavoro
- V – L’organizzazione di specifico e la politica locale, nazionale, internazionale
- Epilogo
- Appendice I – Le interviste
- Appendice II – Analisi delle fonti e metodologia
- Appendice III – Le foto
- Appendice IV – I documenti
- Bibliografia
- Indice analitico
- Il Centro di Documentazione “Franco Salomone”